2012-09-04

IL PARADOSSO DELL'EFFETTO PLACEBO (2/X)

A quanti effetto placebo (o nocebo) siamo sottoposti?
Innumerevoli. Sono in pratica dei condizionamenti diretti o indiretti. Ne cito qui alcuni che mi vengono in mente:
1)    Medico di base (già andarci ci fa stare meglio. 4 chiacchiere e ci si tranquillizza)
2)    Oroscopo (lo leggo e in base a ciò che è scritto cerco concordanze con la mia vita. A furia di cercare qualcosa trovo e allora l'oroscopo ha sempre ragione)
3)    Telegiornali (controllo sociale esercitato nascondendo o sabotando la realtà)
4)    Saluti e convenevoli sociali (stai bene oggi!)
5)    Pratiche religiose (preghiere, malocchio, farsi "segnare")

Sicuramente ne conoscete altri e vi invito a integrare la lista.

Esiste una specie di fondamento dell’efficacia del placebo? Certo.
Io lo definisco PRINCIPIO POSITIVO DI SPERANZA.
Il PRINCIPIO POSITIVO DI SPERANZA rappresenta il punto d’appoggio da cui si solleva il mondo.
È un principio auto-posto e auto-fondante.
Non può esistere eppure esso c’è.
Il PRINCIPIO POSITIVO DI SPERANZA è ciò che ci permette di liberare energie sotterranee.
Se ad esempio siamo distrutti dalla giornata lavorativa ma tornando a casa un nostro familiare sta male noi dimentichiamo tutta la stanchezza e attiviamo tutto l’organismo per gestire la situazione. Facciamo ricorso a energie nascoste.
Siamo pronti a non dormire per 3 giorni se serve a sistemare le cose.
Se siamo in situazioni estreme il corpo libera adrenalina e riusciamo a decuplicare le nostre forze compiendo imprese eroiche. Anche dal punto di vista delle capacità di calcolo non sono rari i casi in cui in sogno siano stati risolti in maniera geniale teoremi molto complessi su cui la parte conscia della nostra mente cozzava inutilmente da anni.
Quello che ci manca per gran parte del tempo che viviamo è la motivazione.
Se abbiamo la motivazione giusta, quella solida, quella che ci pervade, possiamo lavorare 20 ore al giorno per una vita senza accusare stanchezza (magari si avrà una marea di
disturbi da isolamento sociale ma non stanchezza di tipo fisico e mentale).
Senza motivazione ogni gesto ci appare una fatica immensa e ci lascia privati di ogni forza.
La motivazione permette ad esempio di andare oltre le capacità umane intese come limite razionale. Mi spiego meglio con un esempio preso dalle cronache.
Un uomo salva dal mare mosso 3 bambini dall'annegamento ma dopo aver compiuto tale nobile gesto muore per lo sfinimento poco dopo.
La motivazione lo aveva portato oltre ogni ragionevole utilizzo delle proprie capacità fisiche, mettendo sotto sforzo tutte le sue risorse, fino a raggiungere l'obiettivo. Raggiunto l'obiettivo crolla la motivazione e i danni subiti (credo dal cuore e altri organi) lo fanno stramazzare.
La motivazione permette di compiere gesti fuori dall'ordinario.
Ma la motivazione è collegata a doppio filo alla speranza.
TRATTA DAL SITO:
http://www.animaeventi.com/website/
L’EFFETTO PLACEBO UNISCE QUESTI 2 ELEMENTI DEL PENSIERO IN UNA MANIERA PARADOSSALE.
È UN EQUILIBRIO, UN LEGAME, UN COLLEGAMENTO TRA L’ASPIRAZIONE E LA REALTÀ.
DIVENTIAMO IL TRAMITE, ATTIVO E PASSIVO, TRA CIÒ CHE SIAMO E CIÒ CHE VOGLIAMO ESSERE.
SIAMO ATTIVI PERCHÉ OPERIAMO IN FUNZIONE DI UNO SCOPO.
SIAMO PASSIVI PERCHÉ NON SIAMO CONSCI DELLE RISORSE A CUI ATTINGIAMO. 
E' COME PER L'AMICO IMMAGINARIO CHE PERMETTE AI BAMBINI DI SUPERARE ALCUNI TRAUMI O SITUAZIONI PROBLEMATICHE DELL'INFANZIA.
Credo sia necessario questo rapporto con qualcosa di altro, con qualcosa di non propriamente razionale, per attivare il potere del placebo.
Come essere attraversati da una forza e non essere noi a mettercene di nostra. 
AVERE A CHE FARE CON QUALCUNO O QUALCOSA DI ALTRO.
Molto spesso le persone che attraversano esperienze ostili dicono di aver trovato la forza dal nulla o da dentro loro stessi ma in realtà è un processo che subiamo e che abbiamo difficoltà a descrivere proprio perché supera la nostra immaginazione (intesa come orizzonte razionale).
Qualcuno che conosca il Reiki (io ricordo vagamente un racconto fattomi da un amico) noterà delle somiglianze con ciò che sto illustrando qui. Il Reiki (non scandalizzatevi, o puristi affezionati a questo placebo, per le castronerie che sto per dire) letteralmente apre un canale, trasformando la punta della nostra testa in un imbuto, per far entrare e fluire l’energia dell’universo dentro il corpo e la mente.

IL PRINCIPIO POSITIVO DI SPERANZA CI AIUTA A VISUALIZZARE L’OBIETTIVO. SENZA LA FOCALIZZAZIONE DELL’OBIETTIVO (ES. GUARIRE DA UN CANCRO) IL PLACEBO A MIO AVVISO NON PUÒ FUNZIONARE.
INTENDIAMOCI: TUTTI VOGLIONO GUARIRE DAL CANCRO.
MA NON TUTTI HANNO LA SPERANZA CHE LA GUARIGIONE SIA POSSIBILE. 

E ANCHE AVENDOLA, SERVE ANCHE CHE QUALCUNO O QUALCOSA RIESCA A PROVOCARE UNO STATO MENTALE TALE DA BILANCIARSI CON IL MODO, PERSONALISSIMO, IN CUI CI RAPPORTIAMO ALLA PATOLOGIA CHE CI HA COLPITO.
A volte il miracolo è preceduto invece dalla disperazione. Ossia quando le normali routine di guarigione (medici, farmaci, scienza, preghiera, etc.) non bastano o non funzionano.
A quel punto ci si abbandona alla disperazione e "solo un miracolo può salvarci".
La speranza nelle terapie normali, finisce. 
Si apre ora una speranza di tipo diverso. Un abbandono della speranza fondata sulla materia e l'aprirsi a una speranza di tipo superiore o diversa. 
OCCHIO! NON STO INVOCANDO NIENTE DI TRASCENDENTE. 
PER CAPIRCI FATE FINTA CHE IO SIA ATEO. 
NON INTERVIENE UN DIO A GUARIRCI. 
PIUTTOSTO LA NOSTRA MENTE COMINCIA A PENSARE IN UN MODO IN CUI NON HA MAI PENSATO PRIMA E QUESTO ATTIVA ELETTRICAMENTE DELLE AREE PRIMA INATTIVE (O ATTIVE IN UN ALTRO MODO).
Come fare per farlo girare nel verso giusto? Come innescare le reazioni
chimiche necessarie alla guarigione?
Come utilizzare tutto il potere nascosto della nostra mente?
METTIAMO IN MOTO DELLE CELLULE CELEBRALI IN UNA SEQUENZA DIVERSA E QUESTO DEVE AVERE UN QUALCHE EFFETTO SULLE CAPACITA' DI AUTO-GUARIGIONE.
Ma ci deve essere qui un qualche meccanismo di cedimento delle certezze razionali, un cedimento che permette a pensieri nuovi (e ad attività celebrali nuove) di percorrere il nostro cervello.

NOTERETE CHE, INCREDIBILE A DIRSI, NON C'E' E NON CI POTRA' MAI ESSERE NULLA DI SCIENTIFICO IN UNA CURA DI QUESTO TIPO O NELLO STUDIO DI QUESTO FENOMENO.
PRATICAMENTE, FARE IL GUARITORE PLACEBISTA DI PROFESSIONE, SAREBBE UN'AVVENTURA NELLA PSICHE DEI SOGGETTI CERCANDO DI SMUOVERE, ALLA CIECA, ENTI TOTALMENTE INCONSISTENTI.

E' ANCHE VERO CHE, SE QUESTI SONO I TERMINI DELLA QUESTIONE, UN APPROCCIO SCIENTIFICO PUO' ESSERE APPLICATO PER COSTRUIRE, PRIMA DELL'INTERVENTO DEL PLACEBISTA, UNA MAPPA MENTALE DEL SOGGETTO (IL SUO ORIZZONTE ESISTENZIALE) IN MODO DA POTER AGIRE CON UN MINIMO DI INCISIVITA' IN PIU'.
Si potrebbero manipolare meglio i suoi elementi mentali, i suoi feticci di riferimento, per poter incidere sulle potenzialità nascoste.
FORSE IL SEGRETO DEI MAGHI E' PROPRIO QUESTO.
I FATTUCCHIERI CIARLATANI, CON UNO SGUARDO PENETRANTE E CONSUMATO, RIESCONO A CAPIRE IN POCHI SECONDI TANTE COSE DELLA NOSTRA PERSONALITA'. 
E RIESCONO COSI' A DIRCI PROPRIO E SOLO QUELLO CHE ABBIAMO BISOGNO DI SENTIRE. RIESCONO A SBLOCCARE LA NOSTRA MENTE E A FARLA LAVORARE IN MODI NUOVI (NEL BENE E NEL MALE).
E non li vogliamo pagare per questo "lavoro" di ricerca psicologica e introspettiva che essi fanno? 
E non li vogliamo pagare per i risultati che di fatto ottengono (nonostante la presuntuosa scienza ci dica che è impossibile ottenerli)?
Il mago Otelma e Giucas Casella devono andare a lavorare, su questo concordo.
Ma il mago Otelma e Giucas potrebbero guarire o far stare meglio moltissime persone coi loro spettacolini.
QUESTO E' UN FATTO REALE COSI' COME E' STATO REALE LO STATO DI PROSTRAZIONE E DISPERAZIONE IN CUI MOLTE PERSONE CHE HANNO TELEFONATO A VANNA MARCHI SONO STATE SPINTE. NEL BARATRO QUELLE PERSONE NON CI SONO CADUTE DA SOLE.
VANNA MARCHI HA CREATO IL BARATRO, DAL NULLA, E CI HA SPINTO, VOLONTARIAMENTE, DELLA GENTE.
E ALLORA, SE VOGLIAMO DARE A VANNA MARCHI LA PENA PER AVER FATTO STARE EFFETTIVAMENTE MALE LE PERSONE, NON POSSIAMO POI APPLICARE UN ALTRO PESO E UN'ALTRA MISURA, E DIRE CHE IL MERITO NON VI SIA, QUANDO I MAGHI FANNO STARE EFFETTIVAMENTE BENE LE PERSONE.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie da parte mia e di tutti i visitatori per voler condividere il tuo pensiero.