Perché tutto questo?

E' ora che lasci qualche memoria digitale di alcuni pensieri che mi accompagnano da tempo. Devo farlo altrimenti potrebbero essere sepolti da altra roba. La mia mente ha smesso di accumulare informazioni.
E' iniziato allora il processo di sostituzione dei contenuti della mia memoria invece del suo ingrandimento. Insomma invecchio. Lascerò qui traccia digitale dello scorrere del tempo e dei pensieri.

2012-05-13

Prove a sostegno della Teoria sul Sistema Terra-Luna

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--- aggiornamento del 24/07/2014 ---
rilevo oggi una scoperta casuale che clamorosamente confermerebbe come la mia teoria sia "ragionevole"
La fonte non è scientifica ma non importa. Importa che un'altra mente (prima ma indipendentemente dalla mia) sia giunta a ipotizzare uno scenario estremamente e sorprendentemente coincidente in più punti.

Ecco il link:
http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/2012/11/20/il-mistero-della-stella-errante-perche-l-orbita-della-terra/

Riporto un estratto della pagina casomai svanisse la funzionalità del link.

L’antica leggenda di Tiamat
Secondo la mitologia sumera, tra Marte e Giove, dove si trova attualmente la Fascia degli Asteroidi, anticamente si trovava un altro pianeta denominato Tiamat. Questo pianeta intermendio sarebbe andato distrutto in uno dei passaggi di Nibiru. Infatti, secondo le ipotesi formulate da Zecharia Sitchin, i frammenti che compongono l’attuale Fascia degli Asteroidi, non sarebbe altro che i resti della disintegrazione diTiamat a seguito di una collisione con uno dei satelliti di Nibiru.
E non solo Tiamat avrebbe subito dei danni al passaggio di Nibiru. Secondo l’ipotesi di Sitchin, lo stesso pianeta Terra avrebbe subito un danneggiamento durante uno dei passaggio di Nibiru. Una delle lune di Nibiru avrebbe urtato la Terra, tanto da strapparle una parte consistente del suo mantello, generando la grande frattura che attualmente sarebbe occupata dall’Oceano Pacifico. La Luna sarebbe figlia di questo impatto. Infatti, il nostro satellite sarebbe il risultato della compattazione di tutti frammenti in orbita attorno alla Terra conseguenti allo scontro. 
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Raccolgo qui alcuni articoli usciti o conosciuti da me solo DOPO aver elaborato la mia teoria.
Come specificato durante i post di esposizione della teoria l'unico criterio utilizzato per decidere quale opzione fosse di volta in volta la migliore è stata solo la probabilità.
Ovviamente la mia scelta è stata in funzione dei dati (pochissimi) a mia disposizione e quindi vi potranno essere integrazioni ai dati e conseguenti correzioni della teoria.
Per chi non avesse seguito i post posso riassumere che la mia base dati è stata wikipedia (pagine sulla luna, su pangea, espansione della terra) e Google Hearth.
L'incontro con gli espansionisti di Neal Adams è avvenuto dopo (e per)ché avevo capito che Pangea è una teoria improbabile. 
La mia teoria e la sua differiscono inoltre in maniera significativa sia per le cause che per la dinamica degli eventi. 
La ricostruzione degli espandisti ha 4 errori ossia:
1) i collegamenti sbagliati tra asia australia e nord america 
2) la creazione degli oceani come meccanismo progressivo 
3) il tempo di "chiusura" del Pacifico troppo distante da quello dell'Atlantico.
4) la causa dell'accrescimento è duplice per gli espandisti, unica nel mio caso (e in un certo senso la mia causa ricomprende entrambe le cause citate da Neal).

Ecco l'elenco dei siti che, se non avallano, almeno non smentiscono la mia teoria.

elemento n° 1
http://www.astrofiliastrumcaeli.it/LUNA/origine.php
(estratto)
IV teoria
La Terra sarebbe stata colpita da un enorme meteorite, che sarebbe precipitato al suo interno, formando l'attuale nucleo. Avrebbe così provocato la fusione e la risalita di materiale nello spazio, con conseguente formazione della Luna.
PRO
CONTRO
 L'oceano Pacifico sarebbe il punto di impatto del meteorite
 La densità elevata della Terra è dovuta all'assorbimento del meteorite

elemento n° 2
http://www.galileonet.it/articles/4f719c0572b7ab3090000095
(estratto)
Sarebbe nata dall’impatto della Terra con un pianeta della grandezza più o meno di Marte, e avrebbe preso i caratteri (la composizione chimica) un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Come quando nasce un bambino: il 50% dei geni arrivano dal papà, gli altri dalla mamma. E
anche se nel caso della Luna le proporzioni sembrerebbero leggermente variate (con un contributo terrestre maggiore di quello del pianeta che l’avrebbe colpita), l’ereditarietà dei caratteri dovrebbe funzionare anche per il nostro satellite. 
Infatti se è vero che la Luna si è formata in seguito al materiale rilasciato dall’impatto gigante della Terra con un altro pianeta dovrebbe somigliare a entrambi. Eppure a guardarla bene sembrerebbe aver preso tutto da mamma Terra. È quanto sostiene un gruppo di ricercatori guidati da Junjun Zhang della University of Chicago in unostudio pubblicato su Nature Geoscience che mette in discussione la principale teoria sulla formazione del nostro satellite. 
Tutto nasce dallo studio dei campioni lunari riportati a Terra dalle missioni Apollo, come riporta Nature News. Analizzando con la spettrometria di massa la composizione chimica delle rocce lunari, infatti, gli scienziati hanno osservato come il rapporto isotopico tra il titanio 50 e il titanio 47 sia lo stesso di quello del mantello terrestre. Un dato che, se aggiunto a quello già disponibile riguardo la composizione isotopica dell’ossigeno lunare (identica a quella terrestre), sembrerebbe suggerire che la Luna abbia ereditato solo caratteristiche terrestri. Quasi come si fosse originata solo dal nostro pianeta appunto, senza alcun contributo esterno. 



elemento n° 3
(estratto)
Le analisi del titanio, effettuate da Zhang, hanno fortemente rinforzato i precedenti studi fatti da altri ricercatori, che indicavano la stessa conclusione dopo aver comparato gli isotopi dell'ossigeno presenti sulla Terra e sulla Luna, che sono però meno refrattori e quindi tendono maggiormente a diventare gas durante impatti giganteschi.Risolvere però questo grande enigma circa l'origine della Luna sarà estremamente difficile perché tutti gli scenari alternativi proposti fino ad ora sono pieni di mancanze e comportano ancor più problemi di quello attualmente più accettato (della collisione gigantesca).Eppoi ci sono alcune possibili spiegazioni riguardo a questo mistero. Per esempio, è possibile che, anche se il titanio è molto refrattario, l'impatto gigantesco sia stato così potente da averlo trasformato in gas, per poi finire incorporato in un disco in orbita intorno alla Terra, che si è poi sviluppato per creare la Luna. Se è successo, questo potrebbe aver cancellato l'impronta del titanio proveniente da Theia, e questo potrebbe spiegare queste osservazioni nuove. Il problema con quest'idea è che il disco sarebbe forse ricaduto sulla Terra se troppo materiale fosse scambiato tra i due corpi.Un'idea più vecchia, ormai abbandonata, è che la Luna potrebbe essere sorta dalla Terra, tramite una rottura vera e propria, grazie alla rotazione estremamente alta della Terra, in seguito ad un gigantesco impatto. L'idea spiegherebbe le similitudini tra Terra e Luna, ma è davvero problematico spiegare come fa una massa così grande e così concentrata a ruotare abbastanza velocemente da dividersi in due pezzi.Secondo infine un terzo scenario, la Terra è entrata in collisione con un corpo planetario particolare, composto principalmente di ghiaccio e quasi privo di Titanio. Il problema è che, anche se ci sono molti corpi fatti in buona parte di ghiaccio nel sistema solare, non c'è alcuno che non abbia almeno una frazione di rocce e quindi anche di titanio. "In ogni caso ci sarebbe stata una frazione di materia solido, e quindi qualsiasi impatto dovrebbe aver comunque portato un po' di titanio." ha spiegato Dauphas.

elemento n° 4
http://www.link2universe.net/2012-04-05/origine-della-luna-nuovi-problemi-con-il-modello-della-collisione-planetaria/
(estratto)
il rapporto fra i vari isotopi del titanio presenti sulla Terra è infatti praticamente identico a quello lunare.
Quello che apparentemente potrebbe sembrare una cosa di poco conto, rischia in realtà di riscrivere almeno in parte la storia della nascita della Luna. La teoria più accreditata, quella del cosiddetto “impatto gigante”, vorrebbe il nostro satellite nato da un grande scontro avvenuto 4,5 miliardi di anni fa tra la Terra ancora bambina e un corpo celeste delle dimensioni di Marte chiamato Theia.
Le simulazioni di questo impatto hanno finora dimostrato più volte che dal mantello della Terra primordiale sarebbe derivato non più del 60% del materiale che avrebbe poi formato la Luna: la parte restante sarebbe arrivata invece da questo misterioso Theia che, secondo l’ipotesi più diffusa, avrebbe dovuto avere una composizione chimica diversa da quella del mantello terrestre. Questo nuovo studio dimostra invece che questa ipotetica “impronta” chimica lasciata da Theia non sarebbe rilevabile, lasciando agli astronomi ancora un difficile rompicapo da risolvere.
«Non stupisce che oggi si discuta ancora della formazione della Luna, perché negli anni si sono susseguite molte ipotesi che poi, alla prova dei fatti, sono tramontate», commenta Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.
«Inizialmente abbiamo avuto la teoria della fissione, che voleva la Luna come una “costola” distaccata della Terra, poi quella della cattura, secondo cui la Luna sarebbe stata un corpo di passaggio catturato dalla forza di gravità terrestre, e ancora la teoria dell’accrescimento, secondo cui Terra e la Luna si sarebbero formate assieme nello stesso periodo. Al momento - aggiunge l’esperto - la teoria dell’impatto è quella più credibile, l’unica a giustificare l’età della Luna (più giovane della Terra) e la particolare inclinazione della sua orbita. La “ricetta” è ancora quella giusta - conclude Masi - bisogna solo capire la giusta quantità degli ingredienti».


elemento n° 5
http://www.origini.info/articolo.asp?id=477
(estratto)

Con una velocità media di allontanamento della luna dalla Terra di 4 cm l’anno nei 1,37 miliardi di anni di cui parla “Confutare l’evoluzione”, questo la porterebbe ad una distanza di 54.000 km dalla terra, come lei ha giustamente calcolato. Con una lettura attenta di p103 di “Confutare l’evoluzione” lei noterà la frase “e nel passato questa velocità sarebbe stata maggiore”, riferendosi alla velocità di allontanamento della luna.
L’età massima di 1,37 miliardi di anni per la luna citato in “Confutare l’evoluzione” considera i seguenti fattori:
  1. Presumo un contatto diretto della luna con la terra come punto di partenza per la crescente separazione. In realtà la luna si sarebbe formata ad una certa distanza dalla terra a seguito della collisione e questo ridurrebbe la reale età della luna al di sotto dei 1,37 miliardi.
  2. La velocità di allontanamento in passato era maggiore. Per la necessità di essere sintetico il libro non ha incluso il calcolo che prende in considerazione questa velocità in costante diminuzione e semplicemente riporta il risultato finale del calcolo come una massima età di 1,37 miliardi di anni per la luna.
Lo scopo di p103 è semplicemente di presentare le prove empiriche che riguardano la luna. Questi non sostengono a fatti i presupposti del paradigma evoluzionista. Al contrario, le prove empiriche indicano una luna molto più giovane di quanto sostenuto dall’evoluzione e le date radiometriche assegnate alle rocce lunari.
elemento n° 6
Alcuni elementi volatili della Luna non si sono esauriti come previsto dalla teoria (tratto da wikipedia)

elemento n° 7
http://scienze.fanpage.it/un-apocalisse-cosmica-all-origine-della-luna/?fb_action_ids=559342514093021&fb_action_types=og.likes&fb_source=timeline_og&action_object_map=%7B%22559342514093021%22%3A519438518067558%7D&action_type_map=%7B%22559342514093021%22%3A%22og.likes%22%7D&action_ref_map=%5B%5D
(estratto)


Com’è nata la Luna? È un dilemma annoso su cui continua a non esserci unanimità di vedute tra gli scienziati... 

...sembra ora che la teoria catastrofista sia vicina a ottenere la conferma definitiva...

..Darwin individuò nella depressione dell’Oceano Pacifico la prova di questa “fissione” primordiale. L’evolversi dello studio della geologia e della tettonica a placche escluse quest’ipotesi, in quanto la depressione del Pacifico è molto più recente (meno di mezzo miliardo di anni fa),...

...lo zinco sarebbe stato tra quegli elementi volatili vaporizzati da un enorme impatto cosmico. “C’è bisogno di un qualche tipo di evento di fusione totale della Luna per fornire il calore necessario per far evaporare lo zinco”, sostiene James Day della Scripps Institution of Oceanography all’Università della California a San Diego, principale autore dello studio...

...C’è però un problema. Perché sulla Terra, invece, lo zinco c’è e non si è ugualmente evaporato nel grande impatto? Il dilemma si collega a un altro più vecchio: se la Luna è nata da una collisione tra la Terra e il presunto corpo Theia, dovrebbe aver “ereditato” la composizione di entrambi. Invece, morfologicamente sembra aver preso tutto dalla Terra...

...Come si vede, restano ancora dei dubbi, tra cui quello dello zinco, ma anche dell’effettiva questione del corpo che ha colpito la Terra. Quant’era grande? E che fine ha fatto? Ipotizzando che la Luna sia il prodotto in gran parte di massa appartenuta un tempo al nostro pianeta, che fine hanno fatto i resti del presunto corpo celeste chiamato “Theia”? Molto probabilmente la maggior parte di essi è andata a impattare in momenti diversi sia la Terra che la Luna, dopo essere stati per un certo tempo satelliti naturali di entrambi i corpi. Una piccola parte potrebbe essere stata scagliata fuori dall’attrazione gravitazionale del sistema Terra-Luna e finita per schiantarsi su altri pianeti, o sul Sole... 

elemento n° 8
http://www.tecnologiaericerca.com/2012/02/20/luna-le-sue-%E2%80%9Crughe%E2%80%9D-sono-molto-piu-giovani-nuova-datazione/


LUNA - LE SUE RUGHE SONO MOLTO PIU' GIOVANI. NUOVA DATAZIONE.
Le fratture lunari o “rughe”, come vengono definite in gergo, presenti sulla crosta lunare sono risultate molto più giovani di quello che si pensava fino a poco tempo fa.
A rivelarlo sono le immagini registrate dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della NASA, lanciato nel 2009 per raccogliere immagini ad alta definizione della superficie lunare, ed analizzate da un gruppo di ricerca dell’Istituto statunitense Smithsonian, dove emergerebbe una datazione molto più recente di esse, circa milioni di anni fa.
Gli studi considerano la formazione della Luna dopo la collisione di un corpo celeste con la Terra ancora calda e in formazione. Il materiale così prodotto avrebbe costituito il nostro satellite, formatosi con un lento raffreddamento e con la fine, circa 1 miliardo di anni fa, della sua attività tettonica. A seguito di questo raffreddamento, si sarebbero prodotte delle fratture, increspature, sulla crosta lunare, identificate dalla sonda e datate in modo molto differente.
Quindi le immagini riportate rappresentano una vita del nostro satellite a noi sconosciuta, cioè dimostrano come in realtà l’attività tettonica della Luna si sarebbe conclusa circa 50 milioni di anni fa.

elemento n° 9
http://www.gruppolocale.it/2012/04/evidenze-di-origine-vulcanica-nel-cratere-tycho-sulla-luna/

Un team di ricercatori del Physical Research Laboratory (PRL) dell’Inida afferma di aver trovato prove di una recente attività vulcanica sulla Luna, utilizzando i dati dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e dalla sonda Chadrayaan-1. Secondo i risultati il picco centrale del cratere Tycho contiene caratteristiche che sono di origine vulcanica, portando in questo modo ad affermare la Luna sia stata geologicamente attiva durante la formazione del cratere circa 110 milioni di anni fa.
Nell’articolo Compositional and morphological analysis of high resolution remote sensing data over central peak of Tycho crater on the Moon: implications for understanding lunar interiorpubblicato su Current Science il team di ricercatori sostiene che le bocche, i canali di lava e i flussi di lava solidificati dentro il cratere Tycho si sono formati recentemente, circa 100 milioni di anni fa, dopo la formazione del cratere stesso.
Questo potrebbe indicare che vi fosse un’attività vulcanica preesistente proprio sul sito dell’impatto che formò il cratere Tycho, dando credito all’idea che la Luna sia stata geologicamente attiva in un recente passato


Se qualcuno avesse siti o articoli che possono distruggere la mia teoria è ovviamente il benvenuto, anzi ufficialmente invitato a segnalarmeli.

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