A quanti effetto placebo
(o nocebo) siamo sottoposti?
Innumerevoli. Sono in
pratica dei condizionamenti diretti o indiretti. Ne cito qui alcuni che mi
vengono in mente:
1) Medico di base (già andarci ci fa stare meglio. 4 chiacchiere e ci si tranquillizza)
2) Oroscopo (lo leggo e in base a ciò che è scritto cerco concordanze con la mia vita. A furia di cercare qualcosa trovo e allora l'oroscopo ha sempre ragione)
3) Telegiornali (controllo sociale esercitato nascondendo o sabotando la realtà)
4) Saluti e convenevoli sociali (stai bene oggi!)
5) Pratiche religiose (preghiere, malocchio, farsi "segnare")
Sicuramente ne conoscete
altri e vi invito a integrare la lista.
Esiste una specie di fondamento dell’efficacia del placebo? Certo.
Io lo definisco
PRINCIPIO POSITIVO DI SPERANZA.
Il PRINCIPIO POSITIVO DI
SPERANZA rappresenta il punto d’appoggio da cui si solleva il mondo.
È un principio
auto-posto e auto-fondante.
Non può esistere eppure
esso c’è.
Il PRINCIPIO POSITIVO DI
SPERANZA è ciò che ci permette di liberare energie sotterranee.
Se ad esempio siamo
distrutti dalla giornata lavorativa ma tornando a casa un nostro familiare sta
male noi dimentichiamo tutta la stanchezza e attiviamo tutto l’organismo per
gestire la situazione. Facciamo ricorso a energie nascoste.
Siamo pronti a non
dormire per 3 giorni se serve a sistemare le cose.
Se siamo in situazioni estreme il corpo libera adrenalina e riusciamo a decuplicare le nostre forze compiendo imprese eroiche. Anche dal punto di vista delle capacità di calcolo non sono rari i casi in cui in sogno siano stati risolti in maniera geniale teoremi molto complessi su cui la parte conscia della nostra mente cozzava inutilmente da anni.
Quello che ci manca per gran parte del tempo che viviamo è la
motivazione.
Se abbiamo la
motivazione giusta, quella solida, quella che ci pervade, possiamo lavorare 20 ore
al giorno per una vita senza accusare stanchezza (magari si avrà una marea di