Perché tutto questo?

E' ora che lasci qualche memoria digitale di alcuni pensieri che mi accompagnano da tempo. Devo farlo altrimenti potrebbero essere sepolti da altra roba. La mia mente ha smesso di accumulare informazioni.
E' iniziato allora il processo di sostituzione dei contenuti della mia memoria invece del suo ingrandimento. Insomma invecchio. Lascerò qui traccia digitale dello scorrere del tempo e dei pensieri.

2012-03-22

Autopsia del razzismo

Striscia come una serpe nel sottobosco rado dei pensieri di chi ha poco cervello.
E' il pensiero (?) razzista.
E' il rifiuto dell'altro, dello sconosciuto, del nuovo.
Cresce sempre di più questa follia collettiva. 
Questo delirio mentale che si ciba di paura e insicurezze.
Proverò a dissezionare con il bisturi della lucidità com'è che nasce e cresce. 
Perché come muore lo so già: basta accendere il cervello e guardarsi negli occhi tra di noi.
Se qualcuno vuole dissezionare con me il cadavere è benvenuto.

Il razzismo nasce dalla paura.
Concetto semplice ma ha qualcosa di particolare. 
Perché la PAURA, a differenza di molte altre emozioni fa smettere di ragionare.
Le emozioni più profonde hanno questa capacità di mandare in corto le strutture razionali. Ma non è sempre un male.
Quando si ama, quando si prova gioia, quando si scopre qualcosa di nuovo, tutte queste attività della mente sciolgono le strutture razionali ma comportano un allargamento della nostra mente e della nostra "anima". 
La nostra vita interiore si arricchisce e si apre agli altri.
Tutte le esperienze di apertura della mente razionale alla parte emotiva sono quindi positive.
Solo la paura, atavico retaggio di epoche oscure, è un'esperienza emotiva che comporta una chiusura a tutto ciò che ci circonda.

Quando si ha paura è come quando si affoga, ci si appiglia a qualunque cosa pur di non sprofondare.
Tracciamo quindi questa prima connessione: PAURA=>RAZZISMO.
Il che ci riporta immediatamente alla seconda connessione: IGNORANZA=>PAURA.
Quando a queste due connessioni si unisce la terza, quella più subdola, quella più diffusa, otteniamo l'evento razzista.
Quale è la terza connessione, quella che fa da legante? L'INSICUREZZA.
FUNZIONA COSI:
1) sento notizie riguardanti atti criminali compiuti da degli esseri umani
2) la notizia crea una prima catalogazione di questi esseri sotto il nome di "extracomunitari". Si possono aggiungere aggravanti implicite quali "clandestino", "rumeno", "albanese", "musulmano", "fondamentalista", etc. che nulla dicono di quella persona, del suo passato, della sua identità di essere umano. 
L'importante è creare una massificazione, un contenitore mentale di tipo associativo: extra<=>crimine
3) la notizia fa parte di una serie di notizie (un serial!) poste a cadenza regolare per monopolizzare la vostra attenzione (il mitico periodo delle rapine in villa durante il governo Prodi). Si deve costruire nell'opinione pubblica un ponte mentale, un collegamento diretto tra reati e stranieri. Ogni altro tipo di visione dello straniero è da eliminare. 
Sono tollerate (e malamente) poche rade eccezioni (la storia dello straniero buono, uno su mille ce la fa).
Gli stessi reati se commessi da un italiano NON vengono posti in evidenza.
Non bisogna esagerare con la frequenza ma nel caso di problemi si può addirittura
simulare una rapina per dare una notizia in un certo momento preciso.
4) si comincia a creare dentro le persone un sottofondo, un malessere vago e una ritrosia. Con lo sguardo DEVIATO e CONDIZIONATO inconsciamente il condizionamento porta a rilevare solo certi aspetti di tali diverse umanità. Si prendono elementi privati o culturali, deprivati dal loro contesto, aspetti di igiene, religione, odore, numero di figli, etc. 
Ogni aspetto concorre a creare macchiette, immagini mentali di persone piuttosto che persone. 
La diversità non diventa uno stimolo per conoscere il mondo ma per chiudere a chiave la porta di casa.
5) Il muro è già creato. Un filtro della mente ha già predisposto l'interazione con tali persone solo per certi ambiti, quelli obbligatori (lavoro, condivisione di spazi, etc.)
Non è cosa buona frequentare e intrattenersi con certe persone. Si tende a ignorarli, a non incrociare lo sguardo per strada. Se lo si incrocia si vede uno sguardo diretto verso di noi, ma anch'esso diffidente. Lo sguardo di chi, continuamente, si vede negare lo sguardo, diventa diffidente e triste. Si perde l'abitudine a guardarsi negli occhi.
6) I nostri governanti incapaci a un certo punto ci mettono nei guai. Arriva il momento di rinunciare a 300 dei 10.000 orpelli che ci riempiono la casa, i mobili, la tavola, la vita. Dobbiamo abbassare la cresta e fare rinunce. Ma la gente non vuole farle! Le cose non vanno bene. E' colpa di qualcuno. E non è colpa mia (non è mai colpa nostra vero?)!
E allora di chi è? 
7) Il terreno è pronto, arato e seminato e innaffiato. Qualcuno prende il coraggio a due mani e l'ignoranza che lo pervade, ed esclama: se le cose vanno male è per colpa degli immigrati. Mandiamoli a casa loro. Questi sono parassiti, puzzano e fanno schifo. Chi ascolta questo primo e autentico ignorante (che è sempre lo stesso che ha creato e propalato i messaggi mediatici sugli immigrati), rimane attonito, ma solo per un momento. 
Un attimo dopo ne dice lui una più grossa: Io li ammazzerei tutti, riaprirei le camere a gas, etc.
Cosa è successo? 
L'INSICUREZZA che non faceva aprire la bocca al secondo personaggio, è stata di colpo spezzata. La molla caricata per mesi ha fatto "clic" dentro la coscienza. 
Il secondo tipo non ha davvero chiaro cosa stia succedendo e magari nella sua vita reale ha contatti con gli immigrati e avverte che non sono tutti dei serial killer. Pertanto stava zitto e osservava.
Poi qualcuno ha fatto una affermazione violenta e lui non ha avuto la lucidità di opporsi prontamente al ragionamento fallace.
Anzi, gli è quasi dispiaciuto che la soluzione geniale ai suoi problemi non sia venuta a lui!
In effetti sente da qualche parte che il razzista ha detto la verità, ma NON E' LA VERITA'.
LA VERITA' E' LA CONCORDANZA DELLE PAROLE CON I FATTI.
SI E' INVECE QUI CREATA UNA SEMPLICE CORRISPONDENZA TRA I MESSAGGI SEMINATI COL TEMPO NELLA NOSTRA MENTE E LA FRASE RAZZISTA.
QUINDI QUELLE PAROLE NON SONO IN ACCORDO CON LA REALTA' MA SOLO CON LA FINTA REALTA' CHE CI HANNO APPARECCHIATO PER CENA.
SE NON SI E' CAPACI DI CAPIRE CHE I MEDIA CREANO MONDI ILLUSORI PER POTERCI DOMINARE SENZA INCATENARCI, ALLORA SI E' IGNORANTI.
E SE SI E' IGNORANTI SI DIVENTA VITTIME DELLA PAURA.
E SE SI HA PAURA SI DIVENTA RAZZISTI.
Quella parte che gli è stata inculcata attraverso la propaganda e i media trova il suo sfogo.
Basta un secondo per diventare razzisti. 
Ma ci vogliono prima anni di condizionamento e soprattutto di carenza di comunicazione tra le parti in causa (e anche che il cervello sia abbastanza vuoto, o semplicemente pieno di altre cose rispetto alla realtà).
Che è esattamente il gioco che fa chi vuole ottenere del consenso attraverso l'intercettazione del malessere e della paura che ha creato egli stesso.

Chi è il razzista?
E' in genere una persona vecchia di anni o vecchia dentro.
Non capisce cosa sta succedendo, sente Borghezio e pensa che abbia le idee chiare, come lui NON le aveva fino a un secondo fa.
Scambia la violenza per chiarezza. 
La violenza e la chiarezza sono il rimedio per l'insicurezza. 
E visto che il razzista è deciso e convinto l'insicuro si immedesima.
Vai, fallo tu il capo, io ti seguo.
Borghezio ha dato fuoco a una persona. Voglio che lo sappiate. 
Condannato in cassazione per averlo fatto!
E' sicuro oltre ogni ragionevole dubbio.
E questo rifiuto umano sta nel parlamento italiano... 
Grazie davvero Lega Nord, a te e a chi ti ha votato, per questa dimostrazione di rispetto dei diritti dell'uomo e per l'idea di umanità che anima gli elettori del tuo partito.

Chi è razzista è talmente stupido da essere imbarazzante per il genere umano. Perché è stato condizionato mentalmente e non se ne rende conto. E' come un ufficiale delle SS in un campo di concentramento. Cervello spento.
Esseri sub-umani diversi da me. Non sono esseri umani, sono schiavi, topi, incidenti della storia, qualcosa da eliminare per vivere meglio noi.
Loro sono "il problema". 
Quindi non chiedetevi come è possibile che siano successe certe cose.
E' facile che capitino quando abbiamo il cervello spento. Per spegnerci hanno piazzato una carica esplosiva in profondità nell'animo umano.
Hanno usato la paura.
Pertanto noi non dobbiamo avere paura perché la paura fa smettere di ragionare
Ci vuole poco a capire che il mondo è più grande della Padania. 
Per vincere la paura bisogna conoscere e vigilare. 
E non chiudere gli occhi e sparare (pallottole o stronzate)!
In questo mondo siamo tutti fratelli separati alla nascita.





2 commenti:

  1. Anonimo14:14

    Sono venuto a supportare la tua analisi. Dobbiamo trovare il modo per farla capire anche ai cerebrolesi padani.
    Mi piacciono le sfide impossibili.

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    1. grazie Slash16 per il supporto morale. Ho già provveduto a postare il tuo ottimo articolo sulla mia pagina fbook.
      http://slasch16.wordpress.com/2013/01/29/maroni-confida-nellignoranza-della-base-che-ha-garantito-la-crescita-della-lega-basata-sulla-menzogna-degli-slogan-populisti-adatti-alla-pancia-ma-non-collegati-al-cervello-la-bufala-del-75-delle-t/
      Certo i nostri approcci differiscono, il tuo è puntuale e acuminato mentre il mio parte da considerazioni pseudo-filosofiche e finisce con in picchiata sullo specifico della Lega. Ma la sostanza è la stessa.
      Purtroppo credo che quelli che sanno leggere non votino Lega.
      Quindi il nostro sforzo è davvero inutile e la sfida effettivamente impossibile.
      Piacere di averti incontrato.

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Grazie da parte mia e di tutti i visitatori per voler condividere il tuo pensiero.