I terremoti di questi giorni hanno preso
completamente alla sprovvista questa terra. La Bassa, che mi ospita ormai da 10
anni, è stata bombardata da una potenza immensa e completamente cieca. Non so descrivere meglio la sensazione
che ho provato durante le scosse, soprattutto durante la prima, quella del 20
maggio.
Svegliarsi e sentire come se qualcuno stesse
bombardando la casa con dei missili.
Da allora è un continuo sussultare e
ribollire del terreno.
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il terremoto in Emilia fino a poco prima della seconda scossa (dati INGV e elaborazioni grafiche del sottoscritto) |
Poi la scossa del 29, mostruosa, e
seguita immediatamente dal senso di angoscia per tutti quelli che immaginavo
fossero al lavoro nei cantieri e nelle aziende.
Poi la conta dei morti.
Un disastro umano, evitabile, e un
disastro materiale. Oltre ai morti, migliaia di aziende distrutte o mutilate.
Case inagibili o comunque spaventevoli
per chi dovrebbe rientrarci.
I danni al patrimonio architettonico non
li considero nemmeno. I mattoni non mi interessano.
E’ il momento di pensare al futuro, a
quando le scosse finiranno, e a cosa sarà rimasto di una terra che era ricca e
di un popolo gioviale, orgoglioso e laborioso.
La ferita è profondissima e ha attraversato
tutto il tessuto sociale, come un proiettile il terremoto ha bucato da parte a
parte il corpo di questa terra.
Sono crollate le case di campagna dove si
rintanavano cinesi, immigrati, dove gli agricoltori lavoravano la campagna resa
ingrata, sono crollate chiese e centri storici dove gli italiani facevano
picchetto alla loro identità culturale, sono crollati i capannoni dove
imprenditori e operai lavoravano per stare al passo col mercato.
I MORTI DEL 29 MAGGIO ERANO PERSONE CHE
SONO STATE COSTRETTE DAL MERCATO A RITORNARE AL LAVORO.
Bisognava ripartire, e subito, per non
perdere clienti, per non perdere materiali, per rimanere produttivi.
AL DI LÀ DEI PROCLAMI DEI POLITICI NON SI
È FATTO NULLA DI CONCRETO PER IMPEDIRE CHE TUTTO QUESTO ACCADESSE.
Politica, banche e imprenditori non
coinvolti dall’evento avrebbero dovuto mettere in atto misure di tutela per le
aziende colpite, offrendo garanzie di sostegno in questa fase.
Politica e banche, ossia le forze più
potenti in gioco, dovevano porre immediatamente le condizioni affinché gli
imprenditori potessero operare umanamente:
-
(stato) Non
perderai i tuoi precedenti clienti e fornitori, sistemati per bene. Li invitiamo
a rimanere con te o a ritornare con te appena tutto sarà finito con incentivi
massicci.
-
(imprenditori) Aspetteremo
i pezzi per 1 mese, 15 giorni, una settimana (faremo cassa integrazione per un
po’).
-
(banche e
creditori) Per i pagamenti ci mettiamo d’accordo, aspetteremo
i rimborsi dello Stato.
-
(banche e stato) Ti
daremo i soldi che servono per tutelare il patrimonio della tua azienda.
-
(imprenditori) Proveremo
a fare altra produzione nel frattempo.
-
(imprenditori) Ce
la faremo insieme.
Invece le banche applicano commissioni da
5€ sulle donazioni.
Gli imprenditori non coinvolti dall’evento
spostano immediatamente gli ordini su altri clienti (magari all’estero che
costa meno)
I politici annunciano assistenza ma staranno
lì a guardarsi la parata.
È giusto che sappiate come stanno le cose,
e come stanno le persone in mezzo a queste cose.
Un mio caro amico era in un capannone col
suo Titolare, a tirar fuori della roba perché altrimenti l’Azienda chiudeva.
Era il 29 maggio verso le 9 del mattino. Appena entrati dentro è arrivata la
scossa.
Lui si è salvato per miracolo, il suo
titolare no.
Per 1 milione di euro un imprenditore è
morto, la sua Azienda potrebbe scomparire e poteva essere una strage di
lavoratori. Decine e decine di posti di lavoro scompariranno per sempre.
Solo per questo avvenimento.
QUESTA MUTILAZIONE DEL TESSUTO VIVO DI
QUESTA TERRA DEVE ESSERE ARRESTATO!
Lo Stato PUÒ E DEVE IMPEDIRE che altre
persone rischino la vita inutilmente.
1 milione di euro è un decimo del costo
della parata.
1 terzo (o 1/6 o 1/10) del viaggio del
Papa a Milano.
Cifre ridicole per cui dover rischiare di
morire.
Spese mostruose per paccottiglia di
rappresentanza.
TUTTI COLORO CHE LUCRANO SU TUTTO QUESTO
SONO COLPEVOLI DI QUEI MORTI.
Colpevoli sono tutti i dirigenti pubblici
che guadagnano cifre astronomiche,
I vampiri nullafacenti parcheggiati per
raccomandazione in Enti inutili.
Gli imprenditori che volgono lo sguardo a
chi è in difficoltà.
Le Banche che hanno preso aiuti immensi
per ripianare i loro imbrogli.
Colpevole è l'INGV che a quanto si sente, falsificherebbe i dati dei terremoti (declassandoli tutti sotto a 6) per impedire che gli aiuti di Stato siano stanziati immediatamente.
Tutti voi, che saccheggiate la ricchezza
dell’Italia, siete colpevoli di omissione di soccorso e di sabotaggio delle sue
strutture di tutela.
ORA BASTA!
Servono subito misure di protezione finanziaria
e commerciale per le aziende (controllo del mercato), fondi (a perdere) per la
messa in sicurezza delle strutture danneggiate e per la ricostruzione dei
fabbricati, tecnologie e mezzi per salvare il salvabile.
NON PUÒ PAGARE SEMPRE LA PARTE PRODUTTIVA
DEL PAESE.
OPERAI E IMPRENDITORI, DI TUTTA ITALIA.
È ORA DI FAR RIGARE DRITTO CHI AMMINISTRA
LA NOSTRA RICCHEZZA.